








Terrario
A cura di Andrea Lupardini (Blueyesdragons)
MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Il terrario non deve essere un contenitore dove tenere un animale, ma un microambiente confinato nel quale un animale possa esprimere al meglio possibile le proprie potenzialità fisiologiche e comportamentali in una condizione innaturale quale la cattività. La teca deve essere in legno (ottimo trattenitore di calore) in modo da mantenere un ambiente arido e secco, dovrebbe avere uno sviluppo orizzontale, ma con una discreta altezza per permettere l'allestimento di un’area elevata che servirà da punto caldo e da postazione di controllo del territorio.
La grandezza del terrario dovrà essere proporzionata alla taglia dell’animale ed al numero di animali tenuti assieme. Un singolo esemplare adulto necessita di un terrario di almeno 100 x 60 x 40h.
Gli animali in crescita possono essere tenuti in situazioni un po’ più ristrette, considerando la provvisorietà della situazione, sebbene anche per loro il principio dovrebbe essere osservato: 80 x 50 x 40h per esemplari fino ad un anno d’età.
AERAZIONE
Il vivario va progettato in modo tale, che si ottenga un ricambio dell’aria efficace, sia per evitare ristagni d’umidità che favoriscono la proliferazione di batteri e funghi, sia per eliminare l’anidride carbonica prodotta dalla respirazione degli animali. La teca dovrà quindi essere fornita d’aperture coperte da rete. La posizione di queste aperture può essere in basso lateralmente sul lato più freddo e frontalmente ed in alto lateralmente sul lato più caldo e posteriormente, in modo da fare in modo che l’aria fresca entri dal basso ed esca dall’alto.
POSTAZIONI DI ARRAMPICAMENTO E IRRAGGIAMENTO
Come già detto è importante avere punti elevati sotto le lampade riscaldanti dove i draghi possono andare a "prendere il sole", ma anche in altri punti del terrario a temperature diverse dove i draghi possono sostare controllando dall’alto il loro territorio. Possono essere usate pietre, ceppi o rami. Se si utilizzano rami dovrebbero essere almeno dello spessore del corpo dell’animale e presentare delle porzioni orizzontali. Anche se può sembrare ovvio, è bene ricordare che qualsiasi cosa si usi non deve contenere sostanze tossiche (ad esempio vernici), parti vulneranti (margini taglienti, frammenti metallici etc.) e deve essere ben fissata alla struttura per evitare crolli che possono risultare pericolosi ed a volte fatali per l’animale.
TANE E RIFUGI
Tutti gli animali da terrario trovano beneficio dalla presenza di rifugi dove potersi riparare. Possono essere usati vasi di terracotta rotti, tronchi cavi, cortecce di sughero, casette di legno etc. Il rifugio principale dovrebbe essere posto nell’area più fresca della teca. Può esserne poi aggiunto un altro in un’area a temperatura intermedia. Se si utilizza un substrato naturale l’animale ha la possibilità di "personalizzare" il rifugio che gli si mette a disposizione scavando nel substrato al di sotto di esso. In caso di terrario più "spartano" ed asciutto può essere utile fornire un "rifugio umido", inserendo cioè all’interno del rifugio del materiale che mantenga una leggera umidità come dello sfagno, fieno o una miscela di terriccio, torba e foglie.
CONTENITORI DI ACQUA E CIBO
Il cibo dovrebbe essere messo a disposizione all’interno di contenitori per vari motivi: si facilita il mantenimento dell’igiene del substrato, si riduce l’ingestione di materiale estraneo in caso di utilizzo di substrato particolato, inoltre abituando l’animale alla ciotola sarà più facile abituarlo a cibi nuovi magari meno appetibili.
Gli insetti vanno presentati in contenitori sufficientemente alti e con pareti lisce (metallo o vetro) per evitare fughe, i vegetali invece possono essere lasciati a disposizione in piattini o ciotole basse. I contenitori per l’acqua dovranno essere adeguati alla taglia dell’animale, facendo attenzione alla possibilità di annegamento dei neonati. In linea di massima vanno bene contenitori come quelli che si utilizzano per somministrare gli insetti. Quando crescono è meglio evitare l' acqua nel terrario perchè alzerebbe troppo l' umidità nel terrario e potrebbe provocare con il tempo acqua nei polmoni delle nostre pogone causandone la morte, quindi per quanto riguarda bagnetti e bevute di acqua si consiglia di fare tutto fuori il terrario.
MANTENIMENTO DEI PARAMETRI AMBIENTALI
Quando si mantengono rettili in terrario non è necessario riprodurre esattamente anche i parametri ambientali estremi che riscontrano in natura, perché generalmente sono dannosi e qualsiasi animale sviluppa degli adattamenti fisiologici e comportamentali che gli permettono di aggirare i rischi dovuti a tali estremi (es. temperature eccessivamente elevate, eccessivamente basse, eccessi e carenze d’umidità etc.). Basilare è invece fornire un ambiente caratterizzato da variazioni dei parametri ambientali tali da permettere all’animale di scegliere tra le varie zone e caratteristiche del microambiente quella più adatta al corretto funzionamento dell’organismo secondo il momento temporale e fisiologico. Semplificando, è necessario fornire delle variazioni di temperatura, umidità e luce, spaziali, circadiane e stagionali (estrapolate da quelle che si verificano nei luoghi d’origine), ma dovranno essere evitati gli estremi che si riscontrano invece in natura, perché non sono necessari al benessere dell’animale ma addirittura possono essere dannosi.
Se un animale deserticolo sopravvive a temperature di cottura che si verificano costantemente nel suo habitat, grazie adattamenti fisiologici e comportamentali, non dobbiamo riprodurre in cattività la temperatura estrema perché non serve al benessere dell’animale, ma al contrario può ucciderlo.
ALLOGGIAMENTO ALL' ARIA APERTA
Sicuramente la gestione all’aria aperta e l’esposizione alla luce solare naturale rappresentano per i pogona la sistemazione ideale, così come per molti altri rettili. Ovviamente vi sono rischi e limitazioni che vanno considerati quali :
- La temperatura esterna e le sue variazioni secondo la latitudine, altitudine, ora della giornata e stagione.
- Il pericolo di disidratazione per soggetti molto giovani.
- Il pericolo di fughe.
- Il pericolo di predatori.
- La difficoltà di cattura quando è necessario.
La struttura in sé potrà essere rappresentata da una gabbia fatta a mano in rete d’acciaio inossidabile oppure da serre modificate con la parte superiore totalmente in rete oppure da gabbie pensate per altri animali, come ad esempio quelle per conigli o roditori da compagnia opportunamente modificate ed allestite. Ovviamente gli animali potranno essere tenuti all’esterno solo se la temperatura al sole soddisfa le richieste dalla specie. Per contro vi potranno essere situazioni in cui la temperatura potrà essere eccessivamente elevata, pertanto dovranno essere previste delle zone d’ombra, dei rifugi e delle aree in cui l’animale possa scavarsi una tana (a questo proposito anche il fondo della gabbia dovrà essere chiuso). L’installazione dovrà essere a prova di fuga e di predatori ed abbastanza robusta da resistere ad improvvise violente intemperie.